Riceviamo, e volentieri pubblichiamo :
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L’Ufficio del Massimario, tra i diversi compiti istituzionali, ha quello di scrivere «relazioni, anche di ufficio, su novità legislative, specie se di immediata incidenza sul giudizio di legittimità».
In adempimento di questo compito, l’Ufficio del Massimario ha predisposto relazioni su diversi aspetti delle riforme del processo civile, del processo penale, del codice della crisi e della insolvenza.
Queste relazioni sono a disposizione del pubblico, sono gratuite. Non sono fonte di diritti d’autore, né di fama e gloria per gli autori.
Esse possono essere condivise. Possono essere contestate. Costituiscono comunque un contributo alla interpretazione ed alla applicazione delle novità legislative.
In adempimento di questo compito istituzionale, l’Ufficio del Massimario ha redatto una relazione sul d.l. 11 aprile 2025, n. 48, convertito in l. 9 giugno 2025, n. 80, noto come «decreto sicurezza».
Questa relazione ha suscitato reazioni, delle quali hanno dato notizia i media. Queste reazioni alla relazione n. 33 contestano l’adempimento del compito istituzionale dell’Ufficio del Massimario di predisporre relazioni su novità legislative.
L’Associazione Nazionale Magistrati ha manifestato incredulità per queste reazioni per la lettura della relazione come un «atto politico».
A mio avviso, sarebbero doverose manifestazioni di gratitudine e di solidarietà all’Ufficio del Massimario dall’accademia e dall’avvocatura, anche al fine di smentire l’esistenza di un conflitto tra politica e magistratura.
A mio avviso, in realtà, se un conflitto sussiste, esso è tra i servi che aspirano soltanto a compiacere un padrone ed i giuristi, magistrati, avvocati, professori, funzionari, che si occupano della interpretazione e della applicazione di regole predeterminate.
Queste, nella Repubblica italiana, debbono essere conformi alla Costituzione, al Trattato della Unione Europea ed alla Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo.
Ogni contributo alla lettura dei testi delle leggi ed alla valutazione della loro compatibilità con le regole fondanti la Repubblica merita di essere apprezzato e merita anche gratitudine agli autori.
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RELAZIONI SULLE NOVITA’ NORMATIVE DELLA RIFORMA “CARTABIA”
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- Diritto e Procedura civile (Link)
- Fallimento ed altre procedure concorsuali – Correttivo ter al Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza (Link)
- La riforma del processo per le persone, per i minorenni e per le famiglie (Link)
- Riforma del Processo penale (Link)
- Disposizioni urgenti in materia di sicurezza pubblica, di tutela del personale in servizio, nonché di vittime dell’usura e di ordinamento penitenziario cd. “decreto sicurezza” (Link)